Dopo che centinaia di mafiosi (dai grandi boss alla piccola manovalanza) hanno già fatto la loro apparizione, l'estate 1986 segna il momento delle deposizioni dei familiari delle vittime: dalla famiglia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a quella del capo della Squadra mobile Boris Giuliano, dalle vedove omertose delle vittime eccellenti mafiose alle madri disperate e ai testimoni reticenti. Poi, nell'autunno del 1986, l'uccisione di un bimbo innocente di 10 anni (e la reazione popolare palermitana) sembrano ancora una volta ribaltare gli equilibri a favore dell'accusa, mentre la difesa è pronta a giocare la sua ultima carta nascosta.